Artrosi monocompartimentale

Tra le svariate patologie del ginocchio l’artrosi del ginocchio è quella più diffusa.

Cos’è l’ artrosi monocompartimentale, i sintomi, la diagnosi e la protesi monocompartimentale.

L’artrosi del ginocchio

E’ chiamata gonartrosi la patologia che colpisce la cartilagine delle ossa del ginocchio.

E’ la forma di artrosi più comune che causa l’usura e la degenerazione della cartilagine delle ossa, la cartilagine si assottiglia e con il tempo tenderà a consumarsi del tutto, senza possibilità naturali di potersi rigenerare.

E’ una patologia più comune nell’età avanzata, e può essere classificata in 4 gradi di livello patologico, in vari stadi.

I primi due stadi sono curabili in maniera non invasiva, invece se il paziente è affetto da artrosi di terzo o quarto stadio la cura è differente.

In presenza di artrosi del ginocchio di terzo e quarto stadio è necessario che si intervenga chirurgicamente per ripristinare l’asse di carico, attraverso una procedura detta osteotomia (in cui l’osso viene tagliato per essere accorciato, modificando così l’allineamento) ocon una protesi monocompartimentale .

Un ulteriore ma decisiva soluzione può essere la protesi totale del ginocchio , scelta da considerare nel caso in cui sia opportuno sostituire completamente le superfici articolari.

Artrosi monocompartimentale mediale del ginocchio

L’osteoartrosi (OA) è un tipo di artrosi del ginocchio, alcune statistiche affermano che è tra i dolori legati al ginocchio più frequenti, colpisce  il 10 % degli adulti ma soprattutto il 50% delle persone oltre i 50 anni.

Causa il peggioramento del consumo della cartilagine che ricopre le estremità delle ossa dove si congiungono le articolazioni, maggiormente nei punti in cui il peso del paziente carica maggiormente.

L’artrosi monocompartimentale del ginocchio interessa la porzione interna del ginocchio, ecco perché la si definisce così, solo una zona è intaccata nello specifico.

Il ginocchio è suddiviso in tre parti:

  • laterale , parte dal lato esterno del ginocchio, comprende condilo femorale laterale, menisco esterno, emipiatto tibiale esterno
  • mediale , interessa il lato interno, comprende il condilo femorale interno, menisco interno ed emipiatto tibiale esterno
  • anteriore , nella porzione anteriore del ginocchio, composto da articolazione tra femore e rotula.

Questa patologia prende origine da:

  • una condizione congenita
  • una situazione provocata da traumi, infezioni o patologie reumatiche
  • una conformazione anatomica, il varismo ( una condizione che sta ad indicare la deformità degli arti, causata da un rapporto anomalo tra due parti scheletriche adiacenti, il più distale tra essi causa una deviazione mediale)

Il varismo degli arti inferiori (le gambe) genera un sovraccarico del ginocchio nel suo interno provocandone il consumo.

I sintomi e la diagnosi dell’artrosi monocompartimenale

Il passare del tempo causa nel paziente svariati sintomi quali:

  • dolore localizzato
  • limitazione funzionale
  • rigidità articolare
  • deformazione articolare
  • difficoltà a deambulare
  • gonfiore o infiammazione del ginocchio

I sintomi tendono a peggiorare, soprattutto se si continuano a svolgere le normali attività giornaliere.

Tra i primi sintomi avvertiti vi è anche rigidità al risveglio, nel momento in cui si distendono le gambe e ci si alza dal letto.

Un altro sintomo frequente si può avvertire dopo che si è stati seduti per molto tempo, in cui il ginocchio tende a bloccarsi.

La patologia dell’artrosi del ginocchio, in sostanza, può manifestarsi con un semplice dolore e successivo gonfiore fino alla totale incapacità di poter muovere agilmente il ginocchio stesso e non poter camminare.

Per quanto riguarda la diagnosi, il paziente che percepisce alcuni di questi sintomi è opportuno che prenoti una visita presso un medico specialista, un ortopedico che possa valutare la condizione del paziente e la sua problematica.

L’ortopedico studierà l’anamnesi del paziente, valuterà eventuali problemi o lesioni al ginocchio, controllando se vi sono disallineamenti.

Il paziente effettuerà un esame ai raggi X per controllare il danneggiamento del ginocchio e se l’artrosi si sta estendendo o è appunto localizzata in una zona specifica dello stesso.

Il trattamento chirurgico dell’artrosi monocompartimentale del ginocchio

La chirurgia ortopedica si specializza sempre più per risolvere varie condizioni patologiche, nel caso in cui l’artrosi del ginocchio non si sia già estesa del tutto si può intervenire con una protesi monocompartimentale.

La protesi monocompartimentale del ginocchio (PMC) sostituisce solo il compartimento deteriorato salvando le parti non danneggiate.

E’ un impianto che va inserito attraverso una procedura chirurgica che è meno invasiva rispetto al dover inserire una protesi totale.

Durante l’intervento chirurgico, l’ortopedico va a rimuovere le parti danneggiate , osso e cartilagine, sostituendole con parti in metallo, le quali vengono fissate nell’osso.

I tempi di recupero sono rapidi, infatti è un intervento scelto spesso da persone più giovani, la procedura dura 44 minuti circa e prevede che il paziente venga sedato con anestesia spinale.

La chirurgia in questione viene definita selettiva ed è meno traumatica, i vantaggi sono:

  • la riabilitazione più veloce
  • incisione minore ed in poco tempo
  • il dolore sarà ridotto
  • meno rischio di infezioni

Il paziente potrà ritornare a svolgere le attività dopo una fase riabilitativa, che può iniziare da subito per riattivare la muscolatura e prevenire complicazioni.

L’utilizzo delle stampelle per le settimane successive sarà fondamentale  per poter ripristinare il movimento delle articolazioni con più fluidità.

Il paziente con protesi monocompartimentale può riprendere le attività quotidiane dopo 6 settimane circa, considerando che dopo alcuni mesi potrà tornare a praticare sport in maniera più stabile e sicura.