artrosi di ginocchio

Artrosi bicompartimentale

L’artrosi del ginocchio è una malattia molto diffusa.

 Chi colpisce e perché?

Quali sono i sintomi, a chi rivolgersi e quando è opportuno effettuare un intervento chirurgico per inserire una protesi bicompartimentale?

Il ginocchio e la sua struttura articolare

Il ginocchio è il complesso articolare che si trova tra coscia e gamba , rientrando nella struttura dell’arto inferiore.

Il ginocchio non è solo un’articolazione, ma un insieme di componenti articolari, è la struttura più grande del corpo umano.

Esso è composto da tre ossa:

  • femore
  • tibia
  • rotula

Queste si congiungono tra loro formando appunto la struttura del ginocchio.

A ricoprire e proteggere le superfici articolari vi è la cartilagine articolare, che permette alle articolazioni di muoversi senza creare sfregamenti.

Inoltre le ossa del ginocchio sono composte da legamenti contenenti collagene, bande di tessuto connettivo flessibili e fondamentali nell’unire due ossa.

Il ginocchio è un’articolazione molto delicata innanzitutto negli sportivi che, praticando attività motoria continua a livello agonistico portano le articolazioni sotto sforzo, causando spesso infortuni.

Ma il ginocchio è anche molto delicato nei soggetti con età più avanzata perché suscettibile a patologie che lo indeboliscono, quali l’artrosi.

Il ginocchio è considerato senza dubbio tra le articolazioni più interessanti dal punto di vista clinico, poiché le patologie che lo interessano sono davvero tante.

Fra queste fra le più diffuse risulta la gonartrosi.

L’artrosi del ginocchio

Nota come artrosi, ma definita gonartrosi, l’osteoartrite del ginocchio è una forma di artrite degenerativa che interessa le articolazioni, la loro infiammazione, distinguibile dall’assottigliarsi della cartilagine articolare.

E’ una malattia diffusa in età senile (la gonartrosi colpisce le donne e le persone oltre i 60 anni), che causa non poche difficoltà nel paziente sia nel deambulare che a livello di dolore fisico.

I capi articolari si usurano, la cartilagine tende a consumarsi fino ad esporre l’osso sottostante, producendo osteofiti (speroni ossei che si creano lungo i margini delle ossa).

Gli elementi che l’artrosi danneggia sono dunque :

  • la cartilagine che riveste l’osso
  • i menischi
  • i legamenti
  • l’osso subcondrale (osso situato sotto la cartilagine)
  • la membrana sinoviale

I danni della gonatrosi ed i sintomi

La gonalgia è il sintomo primario di questa malattia, il dolore al ginocchio sintomo di ginocchio artrosico, è spesso ben localizzato ed è maggiore nel flettere l’articolazione.

All’inizio il dolore è occasionale, si presenta quando il paziente cammina molto, sale delle rampe di scale o comunque sotto sforzo, ed in questa fase il riposo è consigliato ed allevia il dolore.

In seguito, il dolore è permanente tanto da avere sintomi anche durante il sonno.

In casi degenerativi l’articolazione arriva ad irrigidirsi del tutto, limitando ogni possibile movimento (flessione, estensione).

La gonartrosi, nel tempo, limita il paziente nelle sue funzioni abituali accompagnato da forti dolori.

L’allarme deve scattare nei seguenti casi:

  • gonfiore localizzato
  • dolore al carico, appena ci si alza dal letto ( o dalla sedia)
  • andamento zoppicante (il paziente tende a caricare meno sull’arto dolente, accorciando la fase di appoggio sul piede e quindi claudicando)
  • scricchiolii nell’articolazione

Le cause che incidono sull’artrosi del ginocchio, la diagnosi.

L’invecchiamento è tra le prime cause dell’artrosi, infatti interessa maggiormente gli anziani, ma vi sono altri fattori che possono incidere o causare la patologia, tra cui:

  • la familiarità (fattori genetici)
  • il sovrappeso
  • la sedentarietà (l’obesità agisce sui carichi che gravano sul ginocchio)
  • deformità dell’arto inferiore
  • deformità di femore e tibia
  • pregressi traumi

L’attività sportiva può aumentare il rischio di lesioni articolari e causarne nel tempo l’artrosi, come gli sport di squadra o da combattimento.

In pratica, tutti gli sport che prevedono un “contatto” fisico fra atleti.

Il paziente si rivolgerà all’ortopedico, meglio se specializzato in patologie del ginocchio, il quale effettuerà e/o prescriverà degli esami al paziente.

I primi esami da effettuare sono quelli radiologici, ma anche l’ecografia e la risonanza magnetica, successivi degli esami biologici per valutare i valori ematici e la presenza di gonartrosi.

L’intervento chirurgico e la protesi bicompartimentale.

Il chirurgo ortopedico può decidere di effettuare un intervento di protesizzazione per curare il caso di gonartrosi più grave, verranno scelti vari tipi di protesi a seconda del quadro clinico:

  • monocompartimentale , quando vengono sostituiti e conservati i legamenti crociati
  • bicompartimentale quando vengono sostituiti due componenti , femore e tibia
  • tricompartimentale , cioè la sostituzione dell’intero complesso articolare

La protesi bicompartimentale è considerata una protesi totale, questa viene presa in considerazione nel momento in cui il paziente necessita di una sostituzione maggiore del complesso articolare.

Nel caso in cui si decida di intervenire con una protesi bicompartimentale, in cui si riveste sia il femore che la tibia

Il recupero dopo l’operazione chirurgica sarà più lento, tornando alle attività di tutti i giorni dopo 45 giorni senza stampelle.

Nel decorso post-operatorio il paziente dovrà esercitare fisioterapia, con esercizi mirati dettati dallo specialista, la riabilitazione è fondamentale per fare in modo che l’intervento chirurgico abbia risultati efficaci e duraturi.